domenica 10 ottobre 2010

Cagliari: una città felice e viva?


Posto due articoli su Cagliari, uno di fine 2009 e uno uscito oggi.


I più contenti sono i cagliaritani

di Antonio Noto

Non è una rappresentante del "mitico" nord-est ad aggiudicarsi il titolo di provincia più felice nel sondaggio sul sentiment condotto da IPR Marketing: il miglior piazzamento del 2009 tocca a una città di mare e del sud, Cagliari. Non cambia molto, invece, il quadro delle province ideali, quelle cioè dove si vorrebbe vivere: anche stavolta la competizione vede prevalere i grandi agglomerati, più popolosi ed economicamente avanzati, con il primato di Roma, che prende il posto di Firenze. Alcuni avvicendamenti più significativi si registrano sul fronte estero, dove Amsterdam perde il titolo di città più attraente in campo internazionale.
Così come l'anno scorso, la felicità non risulta essere una variabile dipendente della ricchezza. È logico supporre che la qualità della vita – dunque, per citare alcuni aspetti, il livello dei servizi, accanto alla sicurezza e alle opportunità lavorative – contribuisca ad accrescere il grado di soddisfazione dei cittadini. Tuttavia quello della felicità è un parametro costituito da un'alchimia di elementi, dalla formula più complessa e per certi versi "enigmatica".
Il nord-est perde il titolo di zona a più alto indice di soddisfazione, passando dalle quattro rappresentanti del 2008 alle due del 2009. Alle spalle della sorpresa Cagliari si piazzano Bolzano (prima lo scorso anno) e le province lombarde, che si aggiudicano molte delle prime posizioni in graduatoria: innanzitutto Pavia (terza), seguita da Milano (quinta), Bergamo (sesta) e Lodi (settima). Quarta classificata, a spezzare la serie delle lombarde, è l'altra sorpresa della rilevazione: Lecce. L'ascesa del sud si consolida anche grazie a Salerno, che ottiene la decima piazza.
Per trovare traccia delle province più grandi – fatta eccezione per Milano – occorre ancora una volta cercare il nome di Firenze (al 15° posto con Trieste, che primeggia nella Qualità della vita di quest'anno), seguita a distanza da Napoli e Bologna, rispettivamente 33ª e 34ª. Roma si colloca ancora più in basso, al 44° posto, immediatamente davanti a Venezia.
Il fondo della classifica non sembra evidenziare elementi particolarmente caratterizzanti, ad eccezione del fatto che la Basilicata piazza sia Matera sia Potenza tra le ultime dieci. Le posizioni di coda mostrano un quadro piuttosto disomogeneo: l'ultima della classe è Campobasso, preceduta da Mantova, Potenza e Alessandria.
Per quanto riguarda, invece, la scelta della provincia ideale in cui vivere spicca la presenza degli agglomerati più grandi, più numerosi anche rispetto al 2008. A Roma, Firenze e Milano, che si confermano sul podio, e a Bologna, che mantiene il quinto posto (così come Trento, stabile al quarto), si aggiunge Torino (8ª). La graduatoria assegna in ogni caso un ruolo rilevante alla Toscana e all'Emilia Romagna, presenti la prima anche con Siena e Arezzo (6° e 10° posto), la seconda con Parma (9°).
Sul fronte delle mete estere, potendo scegliere una città del mondo, si punterebbe sull'area Ue: innanzitutto Londra e, in alternativa, Barcellona o Parigi. Da evidenziare la competitività spagnola, visto che anche Madrid e Valencia trovano spazio tra le prime dieci. Solo due le città Usa: New York e Los Angeles (quinta e decima).
21 DICEMBRE 2009
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/12/qualita-vita-cagliaritani-contenti.shtml


«Cagliari, la città più viva d'Italia»

Esperti entusiasti: questa è la San Diego del Mediterraneo

"In questo momento, Cagliari, insieme a Torino, è la città più viva, fresca, con più voglia di sorridere e di essere ottimista d'Italia. Non immaginate quanti musi lunghi si vedono, invece, in giro per la Penisola". Parola di Alfredo Antonado, giornalista Rai specializzato in turismo. È arrivato a Cagliari insieme ad altri sette reporter del settore per un educational tour organizzato dal consorzio turistico Sardegna Costa Sud. Sbarcati giovedì in città, sono stati immersi in una full immersion (venerdì hanno visitato anche la miniera di Serbariu) a Cagliari e dintorni. E hanno fatto scoperte inattese.
LA VISITA Come il mercato di San Benedetto, per esempio. Nessuno riusciva a credere che fosse il mercato civico più grande d'Italia. Ma nessuno riusciva a credere neanche al fascino del piano dedicato al pesce: stupiti dallo spazio dedicato al sushi, i giornalisti si sono, però, soffermati sui prodotti locali. E ne hanno approfittato per fare acquisti. «Purtroppo», hanno riflettuto, «non possiamo prendere pesce fresco». In compenso, la bottarga è andata via come il pane. Terminata la visita del mercato, il gruppo si è spostato nel parco di Molentargius dove gli otto giornalisti hanno visitato i canali con il barcone. Poi, pranzo a Marina Piccola, trekking alla Sella del Diavolo e, in serata, aperitivo e giro per Castello.
LE IMPRESSIONI Un giro (che proseguirà anche oggi) in una città che ha stupito favorevolmente gli specializzati in turismo. «Mentre da altre parti», riprende Antonado, «si respira un'aria di sconfitta, qui c'è la sensazione che la città voglia crescere. C'è voglia di fare, ci sono progetti. Magari non saranno realizzati. Ma in altre città non c'è neanche questa sensazione».
IL DIRETTORE Ovviamente, da specialisti, questi cronisti già conoscevano la città. Come l'ex direttore (di origini sarde) di Gente Viaggi e ora consulente del gruppo Hachette Silvestro Serra. «La cosa che colpisce maggiormente», afferma, «è una vita giovanile molto vivace. Non a caso, da direttore di Gente Viaggi, avevo definito Cagliari la San Diego del Mediterraneo». Certo, ci sono cose che non vanno («Che idioti quelli che in moto vanno nella pista ciclabile di Molentargius»). Ma, secondo Serra, Cagliari ha caratteristiche che mancano ad altre città. «Il fatto che viva il suo mare con grande naturalezza. Cosa che, per esempio, non accade a Genova. E poi il livello degli alberghi è elevato. Cagliari - e le zone dell'interno - può rappresentare davvero il contraltare a una Sardegna che non è reale, quella della Costa Smeralda».
L'EMIGRATA Parole buttate là, giusto per arruffianarsi le persone del posto? Decisamente no. E una conferma arriva dalla giornalista di Dove (e scrittrice) Susanna Lavazza: ha lavorato a lungo a Carloforte per realizzare la sua guida sulle miniere. «E ora», racconta, «ho deciso di trasferirmi a Cagliari. Da un mese, vivo in via Baylle». Per spiegare questa scelta non c'è bisogno di troppe parole. «È una città bellissima».
L'INIZIATIVA Un messaggio che, in un modo o nell'altro, arriverà su dieci testate, quelle rappresentate, appunto, dai giornalisti presenti a Cagliari: Rai, Corriere della Sera, Style, La Repubblica (I Viaggi di Repubblica), Bell'Italia, Le Vie del Gusto, Donna Moderna, Gruppo Hachette (Gioia), Marco Polo, I Viaggi del Gusto. Lo scopo del consorzio, in particolare, è proporre il tour “Pane e carbone”, studiato per far conoscere le vie delle miniere e dell'agricoltura (anche se, purtroppo, ieri i visitatori hanno trovato Villa Muscas chiusa). «Il nostro obiettivo», afferma il presidente Renato Serra, «è proporre, ora che si va verso l'inverno, questo percorso, attraverso due elementi che hanno contributo allo sviluppo della nostra economia».

da L'Unione Sarda del 10/10/2010

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