Teniamoci Soru

Come si saprà Soru ha (purtroppo) dato le dimissioni da presidente della regione Sardegna.
Nella sezione Italians di Beppe Servegnini su corriere.it ho letto l' e-mail inviatagli da un certo Francesco Longu, mi è piaciuta parecchio e per questo mi dovete scusare se la pubblico identica all'originale.

Caro Beppe,
il presidente della Regione Sardegna Renato Soru ha fatto bene non solamente nel campo della scuola, dell'università e della ricerca. Ha tagliato i posti pubblici alla Regione. Ha ridimensionato le comunità montane. Ha raggruppato decine di enti di gestione delle acque in uno solo. Ha risanato il bilancio della regione: nel 2007 la Sardegna è stata la sola regione assieme a Umbria e Lombardia ad aver speso meno di quanto ha incassato. Soru sostiene che il lavoro vada guadagnato e meritato, non elemosinato. Sostiene che il turismo debba essere sostenibile e che il territorio vada protetto, non cementificato. E sostiene che un politico debba fare due mandati e poi debba andare a casa. La sua logica è lontana anni luce dall'assistenzialismo clientelare in cui molti esponenti politici sardi, di ogni colore, sono nati e cresciuti. La sua logica è talmente innovativa da risultare a volte incomprensibile per gli stessi cittadini. Soru ha risvegliato l'orgoglio di molti sardi, me compreso, ma ha anche scatenato l'invidia di molti altri, con le punte di complottismo di cui tu stesso sei stato testimone di recente. E se c'è un difetto in mezzo ai mille pregi di noi sardi è l'invidia. Certamente Soru non è stato un amministratore perfetto. A volte è stato un cattivo comunicatore, o un timido aggressivo come lo hai definito. Ma ha fatto più lui per la Sardegna di qualsiasi altro politico. Dovremmo tenercelo stretto.

Spero solo che se si andrà ad elezioni anticipate, tutti i veri amanti della Sardegna votino in massa Soru!

Questo è il sito personale di Renato Soru, dove si può trovare anche la sua ultima intervista a Che tempo che fa condotta da Fazio.